Davanti a un cancelletto che porta a un supermercato, su una
strada che porta a Fiume,c’è uno scatolone di cartone sul marciapiede grigio.
La strada è fiancheggiata da robinie e al centro ha una fila di enormi
platani.Una panchina sta poco più in là dello scatolone. Davide seduto attende
paziente, lo sguardo attento nel viso cotto dal sole e dall’aria ,gli occhi
forse azzurri coperti da fitti ciuffi di capelli grigi. Mi pare un pescatore;
le sue esche? Libri, pochi,ordinati sullo scatolone con un cartoncino sopra: 50
centesimi.
Un altro cartoncino recita: saldi mortali. Possiede ironia
Davide e qualcuno talvolta gli compra un volumetto.Io passo sempre frettoloso
col carrello della spesa e mi dico , la prossima volta mi fermo e gli compro un
libro.
Davide non borbotta e non infastidisce nessuno, anche quando
sorride solitario forse per una buona bevuta, io però non gli visto mai né in
mano né accanto il classico cartone di vino.
Qualche giorno fa, mi sono finalmente fermato e ho preso un
libro e gli ho anche detto di salutarmi quella signora che so che gli porta le
polpette calde. Ci ha pensato e poi una luce ha illuminato il sotto dei ciuffi
sulla fronte e richiamandomi mi ha fatto omaggio di alcuni volumetti ‘questi te
li regalo!’
Libri da strada.Leggere è bello,dice Davide,i libri sono
amici.
Ecco come adesso ho anche una riserva di testi di
pseudopsicoterapia anni 90.
Tipo : Viaggiare con i figli senza rovinarsi le vacanze!
Ma soprattutto ho un nuovo amico , Davide.